venerdì 7 giugno 2013

L' INTERVISTA DELLA SETTIMANA
Vi presentiamo ora un'intervista fatta al professore di geografia Dario Spagnuolo dell'istituto I.T.E, E.Caruso.

1)Che cosa studia la geografia?
La geografia studia molte cose, in particolare studia i fenomeni terrestri dal punto di vista fisico, sociale, economico, perché poi la geografia si divide in tantissime branche, e la sua caratteristica è quella di essere una scienza che segna un punto di collegamento tra quelle che sono le scienze pure matematiche e le scienze sociali.

2)Che cosa è la cartografia? Perché risulta essere uno strumento così utile alla geografia?
La cartografia è una rappresentazione della terra. Proprio in quanto rappresentazione esistono molti tipi di cartografia. E’ di grande utilità perché ancora oggi la rappresentazione della terra e anche un modo per interpretare la terra, dunque le carte politiche esprimono un’idea politica, le carte fisiche altro, e così via..

3)Quale fu il primo popolo ad occuparsi di geografia?
Di geografia si sono occupati tutti i popoli fin dall’antichità. Diciamo che i più famosi come sempre sono stati i greci in particolare con Anassimandro, Eratostene di Cirene; molti dei primi geografi erano anche storici e sono stati anche tra i primissimi cartografi per esempio la prima rappresentazione del mondo conosciuto è quella di Anassimandro.

4)La cartografia classica, recentemente si è unita alla più moderna analisi geografica basata sul Sistema Informativo Geografico ci può spiegare di che si tratta?
Dunque la cartografia che noi abbiamo utilizzato fino, a grosso modo, al secolo scorso era una cartografia di origine militare, ed ancora oggi la cartografia viene prodotta dall’Istituto Geografico Militare, (IGM) anche  in Italia, tutte le carte più avanzate sono marcate IGM e quindi erano sostanzialmente disegnate con delle tecniche matematiche; oggi invece, l’esistenza delle reti satellitari consentono di fare sia foto dagli aerei, ovvero, l’aerofotogrammetria e sia foto satellitari; queste foto sono state unite a dei sistemi di triangolazione che utilizzano le onde radio, la trasmissione e le comunicazione satellitare e quindi è nato il così detto sistema GPS, ovvero Geographic Position System  che sfrutta appunto i satelliti per individuare le posizioni sulla terra.

5)Quali sono i tipi di geografia più importanti e utilizzati?
Bisogna inanzi tutto dire che in Italia lo studio della geografia è molto sottovalutato quindi si ricopia avvolte con poco senso, la geografia nata nel’ 800’, quella della scuola possibilista che è una geografia regionale e quella della scuola di Carl Ritter che invece è una geografia matematica, fisica, legata alle regole generali. Oggi esistono comunque dei tipi molto più precisi, interessanti di geografia. Come ad esempio la geografia Economica, e la geografia Politica che sono le geografie più studiate in un mondo globale come il nostro. basti pensare per esempio che negli Stati Uniti la Casa Bianca si avvale di un ufficio dei geografi e che questo ufficio e anche quello che produce uno dei software più utilizzati al mondo, ovvero Google Earth, che è un software gratuito che, è prodotto dell’ufficio cartografi statunitense.

6)Professore è vero che ci sono delle terre inesplorate sul nostro pianeta di cui non si ancora un’approfondita documentazione?
Allora, inanzitutto mi piace ricordare che Arthur Conan Doyle, che è l’autore di Sherlock holmes, ha scritto un romanzo che si chiama “il mondo perduto” dal quale poi è stato tratto “Jurassik Park”, questo romanzo nasce dal fatto che in quel periodo viene scoperta un’intera città sulle Ande che sarebbe Machu Picchu di cui si era persa ogni testimonianza storica anche per le popolazioni di quel luogo, ciò significa che addirittura ci sono posti che sono scomparsi dalla nostra memoria; poi ci sono posti che noi non conosciamo ancora, a parte le profondità marine, gran parte della foresta equatoriale dell’Africa risulta essere ancora inesplorata, tanto è che ci sono biologi che fantasticano sulla possibilità che esistano animali preistorici, in qualche modo sopravvissuti in queste aree, che in effetti nemmeno il National Geographic è riuscito ad attraversarle completamente e non se né a conoscenza d’altro canto nemmeno i satelliti riescono a fotografare cosa c’è veramente perché la copertura vegetale è tale da impedire di sapere cosa ci sia.  Ma di esempi se ne potrebbero fare tanti, basti pensare che ad esempio, le isole delle Filippine sono più di 15000 e che quindi anche visitandone una al giorno ci vorrebbero più di 40 anni per vederle tutte.

7)Infine Prof. Spagnuolo lei per quale motivo ha deciso di appassionarsi alla geografia, e come promuoverebbe la geografia agli occhi dei nostri visitatori?
Mi sono appassionato alla geografia perché ho da sempre avuto una grande passione per il viaggiare, e per la voglia ci conoscere cose diverse dalla mia cultura, e una delle cose più belle del pianeta Terra, è che ogni parte del mondo è diversa dall’altra perfino il sole, il cielo, le stelle cambiano se si pass dall’emisfero boreale a quello australe. Quindi significa che il mondo è ricco di cose da vedere e di cose fascinanti. Io credo che un modo facile, e molto immediato per promuover il Blog potrebbe essere quello ad esempio, di proporre degli itinerari di geografia turistica che sono estremamente interessanti e stimolanti.        
L’INQUINAMENTO E IL RISCALDAMENTO GLOBALE
L’espressione riscaldamento globale (in inglese global warming) è usata per indicare i periodi di aumento della temperatura media dell'atmosfera terrestre e degli oceani dovuta a cause naturali (cicli solari, moti della Terra, variazioni dei gas atmosferici, ...) o all’ azione dell’uomo. Infatti, nel corso della storia del pianeta Terra, i movimenti terrestri e il verificarsi di immani catastrofi hanno provocato veri e propri sconvolgimenti climatici come ad esempio le glaciazioni, che hanno causato la scomparsa di intere specie animali, come nel caso dei dinosauri. L’era glaciale più antica si è verificata oltre 2 miliardi di anni fa, molto prima della comparsa dell’uomo sulla terra. I ghiacciai sono giunti a coprire grandi porzioni della superficie terrestre anche in quelle zone dove oggi esistono i deserti e il clima è caldissimo. All’ azione erosiva dei ghiacciai si deve la formazione di laghi e di colline, composte da rocce sbriciolate dallo scivolamento di ghiacciai immensi, grandi quanto e più di una montagna. Le glaciazioni hanno avuto una durata lunghissima. Alcune, addirittura, hanno interessato la Terra per quasi 100.000 anni. Attualmente, quando si parla di riscaldamento globale ci si riferisce però al progressivo e costante aumento della temperatura terrestre iniziato intorno alla metà del 1900. Si tratta di un aumento della temperatura media che si manifesta, dunque, in un maggior numero di giorni caldi e in “picchi di calore” sempre più numerosi. Basti pensare che nell’ estate 2003 a causa di un’ondata di calore (una sequenza di giorni caldissimi) persero la vita 70.000 persone. Questo fenomeno è dovuto all’ azione dell’uomo e in particolare ai seguenti fattori. 1) Immissione nell’ atmosfera dei cosiddetti “gas serra”, ovvero gas derivanti dalla combustione del petrolio e dei suoi derivati e clorofluorocarburi (CFC) 2) Distruzione delle foreste e dei boschi (deforestazione). L’immissione nell’ atmosfera di gas serra e CFC (clorofluorocarburi) intacca lo strato di ozono che si trova nella stratosfera. In questo modo, la Terra riduce la protezione contro l’effetto dei raggi solari che giungono così sulla Terra con effetti dannosi. Inoltre, l’aumento di emissioni di anidride carbonica tende a formare uno strato che trattiene il calore in prossimità della superficie terrestre. Ad aumentare le emissioni di anidride carbonica sono i trasporti pubblici e privati, gli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria, le industrie chimiche, petrolchimiche e quelle che producono energia elettrica. I clorofluorocarburi, invece, sono largamente utilizzati in moltissimi prodotti in commercio. La distruzione delle grandi foreste (come la foresta amazzonica, i boschi dell’Europa, la giungla asiatica) eliminando le piante distrugge anche il meccanismo di filtraggio naturale dell’aria. E’ noto, infatti, che le piante assorbono anidride carbonica liberando ossigeno. La loro distruzione, così, aumenta l’anidride carbonica nell’ atmosfera.
Gli effetti di questi due fenomeni combinati sono molto gravi. Innanzitutto, i raggi solari arrivano sulla Terra senza essere filtrati adeguatamente, provocando gravi danni agli uomini e alle attività umane (come l’agricoltura). L’aumento della temperatura, poi, sta determinando lo scioglimento dei ghiacciai montani, con un conseguente aggravamento del riscaldamento globale e il verificarsi di alluvioni disastrose. Inoltre, dato che il cosiddetto buco dell’ozono è più grande in corrispondenza dei poli, si stanno rapidamente sciogliendo i ghiacciai marini. Il livello delle acque del mare, di conseguenza, si sta innalzando finendo con il sommergere parte delle terre emerse. E’ il caso, ad esempio, delle isole Maldive, che rischiano di scomparire sommerse dal mare. L’innalzamento della temperatura media del pianeta, invece, comporta anche la dispersione di una maggiore energia nell’ atmosfera che influisce sui fenomeni climatici, in particolare accelerando i movimenti del vento. Negli ultimi decenni, gli uragani devastanti sono aumentati, così come sono divenuti più frequenti gli acquazzoni improvvisi e le grandinate, con grave danno all’ agricoltura e, spesso, con vittime umane. All’ inizio, il fenomeno del Global Warming è stato contestato dalle grandi industrie, sostenendo che fosse un’invenzione degli scienziati. Le industrie, infatti, temevano di dover pagare i danni del riscaldamento globale. Negli anni recenti, però, i disastri causati dai “gas serra” e dalla deforestazione sono risultati evidente soprattutto a causa degli uragani George, Katrina, Isaac che hanno devastato città statunitensi come New York e New Orleans. I paesi del mondo hanno deciso così nella Conferenza di Kyoto (in Giappone) di attuare il cosiddetto protocollo di Kyoto, consistente in un piano per ridurre le emissioni di gas serra. Inoltre, gli stati devono impegnarsi in attività di riforestazione e protezione delle aree verdi del pianeta. Nonostante ciò, l’inquinamento dei gas serra continua ad aumentare poiché alcuni grandi paesi del mondo si affacciano solo ora al mercato delle automobili (es. la Cina).

lunedì 3 giugno 2013

PERCHÉ ABBIAMO SCELTO DI CREARE UN BLOG RIGUARDANTE LA GEOGRAFIA

La geografia ci insegna a conoscere il mondo e il web è uno strumento comparativo e compensativo a questa conoscenza.
La geografia  ci permettere di individuare le caratteristiche fisiche di un territorio e le caratteristiche dei popoli che vivono nei vari luoghi del nostro globo.
Le lingue, la religione, l'organizzazione politica e sociale, l'economia sono tutti elementi che trasformano o conservano un territorio.
Studiando la geografia impariamo ad analizzare e confrontare in modo scientifico le somiglianze e le differenze tra i territori, gli ambienti, i popoli. 
La geografia ci permette di imparare a ragionare sul rapporto tra l'uomo e la natura e sulle trasformazioni che gli interventi dell'uomo producono sul territorio. E noi possiamo quindi ragionare su quelle che sono le cose positive e negative .
 Lo studio della geografia e, speriamo, anche un po’ la diffusione tra i nostri compagni di questo blog didattico, può aiutarci a sviluppare l'attenzione ai problemi dell'ambiente e coltivare in noi quella consapevolezza che le risorse della Terra non sono inesauribili e vanno utilizzate in modo appropriato.

Così, dopo esserci formati una chiara idea del mondo, potremo confrontarci con i nostri lettori adottando e diffondendo i comportamenti più adeguati per salvaguardare le risorse naturali del n
ostro pianeta. La geografia e'  utile nel mostrare non solo le cause dei problemi, ma anche le possibili soluzioni. Il nostro blog si ispira a questa straordinaria scienza, pertanto, SPERIAMO SII   PROPOSITIVO E MOTIVAZIONALE.

IL MITO DI GEA, LA TERRA

Il termine geografia deriva dal greco. In questa lingua Gea significa "Terra", mentre il verbo gràfein significa "scrivere": quindi geografia vuol dire "descrizione della Terra". Ecco come i greci immaginavano la nascita di Gea , chiamata anche Gaia.

In origine, nell'universo, non c'erano che il Caos e le Tenebre. Un giorno, improvvisamente, sorse Gea, la Terra. Ma poiché Gea si sentiva sola fece nascere Urano (il cielo), le montagne e Ponto (il mare). Dall'unione di Gea e di Urano nacquero tutti gli dei dell’Olimpo, ed essi generarono gli uomini, che popolarono la Terra.

giovedì 30 maggio 2013

LA PROIEZIONE

Le carte, infine, possono prendere il nome anche dalla proiezione usata per disegnarle. Le proiezione più utilizzate per disegnare le carte geografiche sono le proiezioni di sviluppo che possono essere coniche o cilindriche. Le proiezioni coniche si usano per rappresentare zone della Terra a media latitudine (da 35° a 55° Nord e Sud); le proiezione cilindriche si usano invece per rappresentare zone della Terra che si trovano nelle vicinanze dell'equatore oppure dei poli Nord e Sud.

CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE GEOGRAFICHE

Le carte si possono distinguere in base alla scala.
Fino a 1:25.000 (uno a venticinquemila) si hanno le mappe e le piante. Come ad esempio la mappa di una città o la pianta di un quartiere.
Da 1:25.000  a 1:200.000 si hanno le carte topografiche che rappresentano porzioni di territorio limitate (uno o due comuni per esempio).  Sono carte molto ricche di dettagli e territorio limitate (uno o due comuni per esempio).Sono carte molto ricche di dettagli e utilizzate sopratutto dalla marina militare, dall'esercito, dalla protezione civile. Con scala da 1:1.000.000 si hanno le carte geografiche, che rappresentano porzioni  abbastanza ampie di territorio come, ad esempio, un intera regione (la Campania, il Lazio, ecc.). Evidentemente con questa scala i particolare sono molti di meno.
Con scala superiore 1:1.000.000 si hanno le carte geografiche. Queste hanno un uso didattico, sono molto povere di particolari e servono sopratutto a vedere la forma e la posizione di un continente o di una regione. (Per esempio carta dell'Asia, dell'Europa, eccetera).


In base al contenuto le carte si possono distinguere in fisiche quando su esse sono rappresentati gli elementi fisici: montagne, fiumi laghi, eccetera. Si dicono politiche le carte che riportano i confini degli stati e, eventualmente, delle province e delle regioni. Una carta che riporta sia gli elementi fisici che i confini si chiamerà, così, fisico-politica. 


Quando le carte riportano la distribuzione di un fenomeno (come ad esempio la popolazione o l'andamento delle piogge) si hanno le carte tematiche che prendono il nome del fenomeno rappresentato. Carta climatiche, carta della popolazione,carta economica, eccetera.

LA RAPPRESENTAZIONE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE: LE CARTE GEOGRAFICHE

Che cos'è una carta geografica? La definizione precisa è la carta geografica è la rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica della superficie terrestre o di una parte di essa.
Infatti la carta geografica è ridotta, perché si utilizza la scala di riduzione - grafica o numerica - che ci dice quante volte sono ridotte le distanze riportate sulla carta. Così se su una carta che porta la riduzione 1:100.000 (uno a centomila) leggiamo che la distanza tra due punti è di 2 cm,, nella realtà tra due punti passeranno 2 km.
La carta geografica, inoltre, è approssimata perché non è possibile disegnare su un piano la superficie terrestre che invece è curva. Così tutte le carte geografiche contengono qualche errore, insomma, nessuna carta geografica è perfetta.
Così si dicono equidistanti le carte geografiche che mantengono inalterati il rapporto tra le distanze (come le carte stradali). In queste carte se la distanza reale tra Napoli e Roma è il doppio di quella tra Napoli e Cassino, ad esempio, anche sulla carta sarà così : per esempio tra Napoli e Roma passeranno 4 centimetri e tra Napoli e Cassino solo due, cioè la metà.
Si dicono equivalenti le carte geografiche che mantengono inalterato il rapporto tra le aree: ad esempio se nella realtà l'Africa è grande tre volte l'Europa anche sulla carta geografica l'europa dovrà essere disegnata 3 volte più piccola dell'Africa. Le carte equivalenti si usano spesso per descrivere come un fenomeno è distribuito su un'area: ad esempio dove sono le piantagioni di caffè e quelle di zucchero in un determinato territorio. Infine si dicono conformi o anche isogone le carte in cui tracciando una rotta gli angoli rispetto alla rete dei meridiani e dei paralleli sono gli stessi che nella realtà. A questa tipologia appartengono le carte nautiche che però, attenzione, non sono né equivalenti né equidistanti.
La  carta geografica, infine, è simbolica perché diversamente dalle fotografie, ad esempio, non rappresenta le cose così come sono nella realtà ma usa una simbologia. Una città sarà indicata con un punto o un quadratino, una montagna ricoperta di ghiaccio sarà indicata da un colore marrone più intenso, le autostrade sono linee rosse e le ferrovie sono linee nere.